Parrocchia della Madonna del Carmine

Chiesa S.Maria del Carmine - Il Monumento più importante di Parenti.

Descrizione

Chiesa S.Maria del Carmine - Il Monumento più importante di Parenti.

Descrizione completa

Il simbolo di Parenti non può essere altro che la chiesa della Madonna del Carmelo, le cui prime notizie risalgono al 1752. In “Chiesa e suo Economo” degli “Atti preliminari del General Catasto della terra delli Parenti, Catasto del 1743” si legge : “Rivelo io sottogrocesegnato Bruno Cardamone attuale procuratore della chiesa sacrata sotto il titolo di Santa Maria del Carmine della terra delli Parenti come - la suddetta chiesa situata cola porta verso l’oriente è di lunghezza palmi 60, e 30 di larghezza sopra della quale vi è il campanile cola campana, dentro la medesima vi sono tre cappelle con tre altari”. La prima visita pastorale risale al 22 ottobre 1768, la seconda al 21 ottobre 1777. (da “Parenti: Scienza e tradizione” di Carmine Aurilio). L’altare centrale è dedicato alla madonna del Carmine, sul quale si trova la statua, custodita dagli angeli che sostengono un manto di cielo stellato a mo’ di sipario Nel corso degli anni la chiesa ha subito vari interventi di restauro, ma il più importante è stato di certo l’ultimo, che ha interessato l’intera struttura, e al quale, oltre a tutti i lavoratori, ha partecipato, attivamente e sempre in prima persona come un vero “direttore” dei lavori, il parroco Sac. Don Mario Vizza. Dalle relazioni dell’ultimo restauro si legge: “Si ha notizia dei primi lavori terminati nel 1836 e di quelli del 1906, nonché degli ultimi risalenti al 1941. Da quella data erano stati effettuati però solo lavori di tinteggiatura. Alla fine degli anni '80 la chiesa però versava in precarie condizioni di stabilità. L'umidità proveniente dal tetto ormai prossimo al collasso, nonché quella risalente dal terreno, avevano innescato un processo di lento deterioramento delle murature. Le pur lievi scosse sismiche succedutesi nel tempo avevano contribuito anch'esse allo stato fessurativo delle strutture. I lavori di restauro conservativo che hanno interessato la nostra chiesa per più di quattro anni si possono raggruppare in due tipi di interventi: quello strutturale e quello decorativo. Il primo era rivolto a garantire la sicurezza statica dell'edificio, il secondo a restituirne l'immagine originaria e il giusto decoro”. Del primo intervento si è fatta carico l'amministrazione comunale di Parenti che ha chiesto e ottenuto dalla Regione Calabria un finanziamento per la ristrutturazione della chiesa Madonna del Carmelo; del secondo intervento si è fatta carico la Parrocchia. Il progetto riguardava soprattutto il consolidamento statico delle strutture di fondazione, della copertura e delle murature, nonché il restauro degli elementi in pietra, degli intonaci, degli elementi decorativi della facciata, il rifacimento della pavimentazione e degli infissi in legno. Tutti gli interventi previsti sono stati realizzati nel rispetto dei dettami della carta del restauro del 72, nonché delle prescrizioni della soprintendenza ai beni A.A.A.S. di CS. I lavori senza troppo entrare nei dettagli tecnici, ci sono stati spiegati dall’Ing. Francesco Pascuzzo, il quale ha affermato che si è operata la demolizione completa del tetto, rifacendo la struttura portante a mezzo di capriate in acciaio poste su cordolo in calcestruzzo armato, con il posizionamento del tavolato del massettino, della romanella, del manto di copertura in coppi, delle grondaie e pluviali in rame. Altro intervento è stata la demolizione del pavimento, con lo svuotamento delle celle e il recupero degli ossari, realizzando le controventature sismiche in calcestruzzo armato in fondazione e consolidando la strutture in generale. Senza scendere troppo nei dettagli, si è poi proseguito nel drenaggio a monte, convogliando le acque per isolare le strutture murarie dall’umidità proveniente dal terreno; si è rifatto il pavimento in marmo botticino e le zoccolature alle basi delle colonne in pietra di tufo secondo il disegno originario rinvenuto sotto uno spesso strato di intonaco. Si è rifatto l’intonaco esterno e la pulitura mediante sabbiatura degli elementi in pietra con integrazione delle parti mancanti; si sono sostituiti i portoni in legno; si è pavimentato il sagrato e le scale esterne in pietra; infine e non per ultimo si è consolidata la struttura muraria del campanile, rifacendo le scale e i pianerottoli in legno. Successivamente, quando i lavori finanziati con la Legge 64/86 sono terminati, la Parrocchia ha provveduto ai lavori di restauro degli stucchi e delle decorazioni interne, mediante raschiatura delle parti deteriorate dall’umidità, stuccatura e ricostruzione degli ornamenti mancanti, nonché il restauro del coro ligneo e degli altari laterali in pietra o stucco.

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Ultimo aggiornamento: 06/09/2023, 11:58

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