Descrizione
A causa della seconda guerra mondiale il fante che sovrastava il monumento fu però preso per fonderlo e costruirne proiettili
Solo negli anni settanta fu completamente demolita la parte in pietra, che rimaneva in piazza chiesa, per essere ricostruito dove si trova attualmente su Via Silana.
L’inaugurazione del primo monumento dei caduti in guerra ce ne da testimonianza il giornale della “Cronaca di Calabria” del 13 novembre 1924 in un articolo dedicato alla manifestazione il quale recita:
“ Ieri questo nostro paesello che ha tradizioni mirabili di patriottismo, ha sciolto il suo voto di reverenza e di omaggio grato ai suoi eroi caduti per la patria immortale.
Parenti, si può ben dire, era tutto una sola bandiera come un solo palpito di pura commozione vibrava nei cuori memori dei parentesi.
E festoni, ed edera, e bosso, e pini verdi, adornavano la piazza della Chiesa ove è sorto il monumento magnifico, opera pregevole dello scultore prof. Tamagnini, ed eseguito con ogni cura dalla casa d’arte Corinthia di Roma.
Il monumento è alto circa sei metri, ed è in travertino toscano la parte architettonica ed in bronzo la parte scultorea: figura un fante in vedetta e sui lati della parte architettonica sono incisi i nomi degli eroi e la davvero bellissima epigrafe, dettata dal nostro consigliere provinciale avv. Roberto Cardamone, che riportiamo:
Per il sangue sparso, per le giovani vite infrante di un manipolo fra i migliori suoi figli parenti annoda orgoglio la sua breve storia ancor recente alla grande storia italica e mondiale dei fortusosi anni 1914 1918 testimoniando per mesi che la vita è dovere che la vita è dovere che la storia è dramma che la patria la nazione l’ideale sono realtà.
Seguono poi la descrizione della cerimonia e di tutti gli intervenuti.
Testo tratto da "Parenti: L'Anfiteatro dei Monti" di Adriano Guarascio